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Cani che non perdono pelo: razze, cura e miti da sfatare

Hai deciso: vuoi condividere la vita (e il divano) con un cane, ma l’idea di trovare peli ovunque ti fa venire i brividi. Buone notizie: esistono razze che perdono poco pelo e, con la giusta routine di cura, puoi tenere sotto controllo la muta e la pulizia di casa. In questa guida scopriamo quali sono i cani che perdono meno, come gestire il mantello e – importantissimo – perché “cane ipoallergenico” non significa “zero allergia”. Alla fine trovi anche link utili per approfondire e proteggere il tuo quattrozampe con le soluzioni assicurative baboop più adatte a te.

By Team baboop

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Cani che non perdono pelo: esistono davvero?

Breve risposta: no. Tutti i cani perdono pelo, chi più chi meno. Alcune razze hanno una muta minima o costante ma non inesistente: la definizione onesta è “a bassa perdita di pelo”. Lo confermano fonti veterinarie divulgative: non esistono cani che “non fanno mai la muta”, neppure tra le razze nude. 

E sulle allergie? Gli allergeni del cane non dipendono (solo) dal pelo: le principali molecole allergeniche (Can f 1, 2, 3, 4, 6) sono soprattutto nella saliva e nella forfora, che poi si deposita sul mantello per leccamento. Tradotto: anche un cane che perde poco pelo può scatenare sintomi in chi è sensibile. 

Da ricordare: scegli “poco pelo in casa” per praticità, non come garanzia anti-starnuto. Per l’allergia servono valutazioni mediche e gestione ambientale.

 

Perché alcune razze perdono meno pelo

Quanto pelo trovi sul tappeto dipende da:

  • struttura del mantello (singolo o doppio): i manti con molto sottopelo tendono a fare mute stagionali più marcate; i manti “a crescita continua” rilasciano poco ma vanno curati spesso.

  • fase di crescita del pelo (ciclo follicolare): manti che crescono di continuo trattengono il pelo più a lungo e lo perdono meno in massa.

  • gestione e salute della cute: alimentazione, pulizia, spazzolatura, eventuali condizioni dermatologiche.

Razze di cani che perdono poco pelo 

Ecco una selezione – non esaustiva – di razze spesso consigliate a chi cerca poca perdita di pelo, con indicazioni di cura del mantello. 

Manti a crescita continua (spesso ricci o setosi)

  • Barboncino (Toy, Nano, Medio, Grande) – Pelo riccio, fitto, richiede spazzolatura costante e toelettatura periodica. Perdita di pelo contenuta.

  • Bichon Frisé, Maltese, Coton de Tuléar, Bolognese, Havanese – Manti morbidi e lunghi che non “sfondano” in mute stagionali, ma necessitano di pettine e forbici.

  • Lagotto Romagnolo – Riccio e fitto, poca perdita ma grande bisogno di toelettatura per evitare feltri. (Ricorda: “poco pelo a terra” ≠ “zero manutenzione”). 

Manti duri/stripping

  • Schnauzer (tutte le taglie), Airedale Terrier, Fox Terrier a pelo duro, Border Terrier – Perdono poco se mantenuti con stripping (asportazione del pelo morto a mano/coltello). 

Manti corti ma poco “spargenti”

  • Basenji, Barbone d’acqua irlandese, alcune linee di Levrieri (p.es. Whippet) – Generalmente rilascio moderato (resta comunque presente). Diffida delle promesse “ipoallergenico al 100%”. 

Razze nude (attenzione alla pelle!)

  • Xoloitzcuintle (Mexican Hairless), Chinese Crested (var. hairless) – Niente peli per casa… ma massima cura di cute e fotoprotezione. 

Nota onesta: liste online possono variare. Consulta allevatori seri e veterinari, prova a trascorrere tempo con la razza che ti piace e valuta la tua sensibilità personale. 

 

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Falsi miti da archiviare (subito)

  • “Esistono cani che non perdono mai pelo.” No: tutti perdono, anche se poco.

  • “Se perde poco pelo, non dà allergia.” L’allergia riguarda forfora/saliva: puoi reagire anche a un cane “low shedding”.

  • “Pelo corto = meno perdita.” Non sempre: molti cani a pelo corto perdono costantemente micro-peli tutto l’anno.

Come scegliere (bene) un cane che perde poco pelo

Fai un test “nella vita reale”. Incontra più volte la razza, magari in contesti domestici. Osserva come reagisci e quanta manutenzione richiede davvero.

Valuta il tempo per la toelettatura. I manti a crescita continua hanno poca perdita ma tanta manutenzione (spazzole, forbici, toelettatore). Se l’agenda è fitta, meglio un mantello più semplice. 

Parla con professionistə. Veterinario/a e toelettatore/trice ti diranno la verità su cute, nodi, stripping e frequenze di toelettatura.

Per altri consigli “da primo cane” puoi dare un’occhiata alla guida dedicata sul nostro blog: primo cane: consigli pratici per accoglierlo in famiglia

Routine di cura del mantello: cosa funziona davvero

  • Spazzolatura regolare: la frequenza dipende dal mantello; meglio poco e spesso che “sessioni fiume” una volta al mese.

  • Bagni mirati: usa shampoo idonei al tipo di cute e risciacqua accuratamente.

  • Toelettatura professionale: per razze a pelo duro, valuta lo stripping periodico; per manti ricci/setosi, programma tagli e sfoltiture.

  • Dieta completa: acidi grassi essenziali e un profilo nutrizionale equilibrato supportano cute e mantello (chiedi al veterinario in caso di dubbi).

  • Controlli in caso di perdita anomala: prurito, forfora marcata, chiazze o odore forte meritano visita veterinaria (potrebbe non essere “muta”, ma dermatite o altro).

Se vuoi capire come funziona una copertura che ti aiuti a gestire le spese veterinarie (visite, diagnostica, terapie), leggi la nostra guida: assicurazione veterinaria cane: la guida completa

Cani che non fanno la muta: perché la definizione è fuorviante

La muta è il naturale ricambio del pelo. Alcuni cani la vivono in modo stagionale (spesso con molto sottopelo), altri in modo continuo ma attenuato (manti a crescita continua). Dire “non fanno la muta” crea aspettative sbagliate: la vera differenza sta in quanto pelo si disperde e come lo gestisci con spazzola e toelettatura.

Perché baboop può esserti d’aiuto

Scegliere un cane “a bassa perdita di pelo” è una questione di stile di vita, tempo e… manutenzione. Noi di baboop non vendiamo razze (ci mancherebbe!), ma possiamo aiutarti a proteggere la sua salute e il tuo budget: dal controllo dermatologico alla cura di eventuali problemi di cute e mantello, una polizza ben scelta rende più leggere visite, esami e terapie. Qui trovi tutto spiegato semplice: perché assicurare il cane.

Riassumendo: i cani che non perdono pelo in senso assoluto non esistono, ma molte razze perdono poco e, con la giusta routine di grooming, puoi convivere serenamente anche se detesti passare il rullo adesivo sui vestiti. Informati sul tipo di mantello, valuta il tempo per la toelettatura e fai scelte consapevoli – il tuo futuro divano ti ringrazierà.

Vuoi una mano a gestire eventuali imprevisti di salute (visite dermatologiche, terapie, diagnostica)? Scopri come funziona l’assicurazione cane e costruisci la protezione giusta per voi.

Team baboop23.09.25
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